Prima di lasciarvi alle riflessioni di Piervirgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo Italia sul Manifesto di Ventotene, vi invito a visitare la pagina dedicata a Michele D'Elia, già Responsabile Organizzativo dell'Ufficio Scuola Nazionale del P.L.I. ( quello serio di una volta...). Vi troverete una proposta di legge, presentata alla Camera dei Deputati dal compianto on. Battistuzzi nel 1991, riguardante l'opportunità di riportare lo studio del latino nel curriculum della scuola media. Sono passati ben 34 anni e, finalmente, qualcuno si è accorto che quell'idea liberale potrebbe aiutare il Paese a tirarsi fuori dal decadimento ( non solo linguistico) in cui ci siamo cacciati. Chi legge sa perfettamente che i Liberali sono sempre in anticipo su tutto: ha fatto bene Michele D'Elia a ricordarlo con un comunicato stampa ed, a seguire, con il riporto della legge da Lui scritta e consegnata a Battistuzzi per avviarne l'iter parlamentare, in quegli anni mai concluso. L'introduzione a quel disegno di legge era rivolta ad una Comunità diversa, il tatuaggio lo praticavano solo alcune categorie disagiate, le inclinazioni sessuali rimanevano relegate entro le pareti domestiche, i media evitavano il turpiloquio, il Festival di Sanremo non era ancora palcoscenico dedicato alla esibizione di clown con apparato vocale guidato da computer, la Politica riusciva a demolire il muro di Berlino ed in America si votava di tutto tranne che gli squilibrati. Che lo studio del latino possa fare tornare, anche solo noi italiani, con i piedi per terra, mi pare difficile, tuttavia, poichè per giungere all'idea Liberale lo studio di qualunque cosa è essenziale, lo studio del latino sarà utile per organizzare una rivoluzione autenticamente liberale o, al peggio, per ritardare la nostra estinzione.
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MOVIMENTO EUROPEO
CONSIGLIO ITALIANO
IL PRESIDENTE
Dichiarazione del Movimento europeo Italia dopo le affermazioni della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul Manifesto di Ventotene
Il Manifesto di Ventotene, scritto al confino nel 1941 quando quasi tutta l’Europa era stata violentemente occupata dall’esercito nazista con il sostegno di Mussolini e quindi storicamente collocato in quel momento buio della storia europea, è il testo più elevato durante la seconda guerra mondiale e nel quadro della Resistenza europea dell’analisi delle cause delle guerre legate ai nazionalismi e alle sovranità assolute e dell’urgenza e della necessità di fondare dopo le guerre una democrazia solida destinata a durare nel tempo per la libertà, la giustizia e la pace.
Per giungere a questo risultato Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni e le altre compagne e compagni del confino erano convinti che la strada da percorrere fosse quella del superamento degli Stati nazionali con una organizzazione capace di difendere e costruire nel tempo un progetto politico e non ideologico di società aperta.
Vale la pena di ricordare, che per questo impegno legato alla difesa e alla libertà, Altiero Spinelli fu espulso dal Partito Comunista nel 1937 dopo essere stato condannato dal regime di Benito Mussolini a sedici anni di carcere duro e che Ernesto Rossi fondava la sua cultura sui principi del cosmopolitismo liberale ed Eugenio Colorni sulla cultura dell’internazionalismo socialista.
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni oggi alla Camera dei Deputati secondo cui il Manifesto sostiene la visione antidemocratica sono storicamente e culturalmente infondate e confermano che la sua formazione è legata all’idea dello Stato nazione di Giorgio Almirante che fu redattore della rivista “La difesa della razza” ricordando che Fratelli d’Italia non ha mai cancellato dal suo simbolo la fiamma tricolore del MSI e che Giorgia Meloni vorrebbe trasformare le Camere in aule sorde e grigie agli ordini della sua visione di una società fondata sul principio dello Stato nazione in Italia, in Europa e a livello internazionale.
Chiediamo alla società civile, al mondo del lavoro, delle imprese e alle forze politiche di scendere in piazza per una pacifica mobilitazione già martedì 25 marzo, anniversario della firma dei Trattati di Roma per manifestare davanti alla lapide dedicata a Altiero Spinelli alla Camera dei Deputati in Via Uffici del Vicario dove nacque nel 1907, e davanti al Palazzo Altiero Spinelli del Parlamento europeo a Bruxelles.
La presidenza del Movimento Europeo
Roma, 21 marzo 2025 primavera dell’Europa
00186 ROMA - VIA ANGELO BRUNETTI, 60 - TEL.: 06-36001705 - FAX: 06-87755731
e-mail: presidente@movimentoeuropeo.it - sito: www.movimentoeuropeo.it
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